FEDERALBERGHI - LA NORMA SULLE LOCAZIONI BREVI VA NELLA DIREZIONE GIUSTA
Va nella direzione giusta la decisione di ridurre a due case affittate quelle oltre le quali l’attività si presume svolta in maniera imprenditoriale.
Convince meno il passo indietro sull’aliquota applicabile sulla prima casa.
FEDERALBERGHI: LA NORMA SULLE LOCAZIONI BREVI
VA NELLA DIREZIONE GIUSTA
CONVINCE MENO IL PASSO INDIETRO SULL’ALIQUOTA APPLICABILE SULLA PRIMA CASA
"Va nella direzione giusta la decisione di ridurre a due case affittate quelle oltre le quali l’attività si presume svolta in maniera imprenditoriale". Questo il commento a caldo della Federalberghi, in relazione all’ipotesi di modifica della norma contenuta in manovra in tema di locazioni brevi.
"Stesso mercato, stesse regole - prosegue la nota della Federalberghi - Questo è il mantra che non ci stancheremo mai di ripetere: nel mercato c’è posto per tutti coloro che vogliono competere lealmente.
Convince meno il passo indietro sull’aliquota applicabile sulla prima casa.
A nostro avviso, sarebbe giusto che chi affitta case facendo pagare centinaia di euro per notte paghi almeno il 23%, l’aliquota applicata a chi prende una pensione minima da 616 euro al mese.
Per non parlare del fatto - conclude la federazione degli albergatori - che la cedolare secca è un regime opzionale: se un contribuente ritiene che il 26% sia una misura eccessiva, ha facoltà di esercitare l’opzione inversa e pagare le tasse come i comuni mortali".
VA NELLA DIREZIONE GIUSTA
CONVINCE MENO IL PASSO INDIETRO SULL’ALIQUOTA APPLICABILE SULLA PRIMA CASA
"Va nella direzione giusta la decisione di ridurre a due case affittate quelle oltre le quali l’attività si presume svolta in maniera imprenditoriale". Questo il commento a caldo della Federalberghi, in relazione all’ipotesi di modifica della norma contenuta in manovra in tema di locazioni brevi.
"Stesso mercato, stesse regole - prosegue la nota della Federalberghi - Questo è il mantra che non ci stancheremo mai di ripetere: nel mercato c’è posto per tutti coloro che vogliono competere lealmente.
Convince meno il passo indietro sull’aliquota applicabile sulla prima casa.
A nostro avviso, sarebbe giusto che chi affitta case facendo pagare centinaia di euro per notte paghi almeno il 23%, l’aliquota applicata a chi prende una pensione minima da 616 euro al mese.
Per non parlare del fatto - conclude la federazione degli albergatori - che la cedolare secca è un regime opzionale: se un contribuente ritiene che il 26% sia una misura eccessiva, ha facoltà di esercitare l’opzione inversa e pagare le tasse come i comuni mortali".
locazioni brevi - legge di bilancio.docxPubblicato il 12/12/2025
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